Didacta 2025: l'edizione di Firenze si è conclusa
Riflessioni e prospettive per il futuro
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Si è conclusa l'edizione 2025 di Didacta Firenze, evento chiave per l'innovazione nella scuola italiana. Come ogni anno, la fiera ha dato l'opportunità ai moltissimi insegnanti intervenuti di confrontarsi con le nuove tendenze educative e fare formazione. Per tutti, è stata l'occasione per ribadire un concetto essenziale: la digitalizzazione della scuola è un processo necessario, ma deve rispondere alle esigenze reali di docenti e studenti, andando oltre direttive spesso scollegate dalla pratica quotidiana.
In passato, molte scuole si sono trovate ad acquistare dispositivi privi di software adeguati o dotati di sistemi chiusi, non editabili, magari forniti senza la giusta formazione ai docenti. Questo ha portato, in molti casi, a un utilizzo limitato della tecnologia e all'obsolescenza precoce dei sistemi; che si è poi concretizzata in una mancata integrazione tra didattica tradizione e digitale. Molti docenti, segnati da esperienze negative, nutrono ancora oggi una certa diffidenza verso la didattica ibrida. Tuttavia, grazie anche a linee guida ministeriali più coerenti, le cose sembrano andare meglio.
Oggi, forti delle esperienze passate, possiamo affrontare la digitalizzazione con una maggiore consapevolezza. Le ricerche in neuroscienze e psicologia cognitiva hanno dimostrato che ogni individuo apprende in modo diverso, prediligendo modalità specifiche: alcuni assimilano meglio le informazioni attraverso immagini e schemi visivi, altri tramite l'ascolto, mentre altri ancora necessitano di un approccio pratico e interattivo. Per questo motivo, le lezioni devono essere il più possibile diversificate, integrando materiali e metodologie che rispondano alle esigenze di tutti gli studenti, inclusi quelli con neurodivergenze.
Con la diffusione di software avanzati, inclusi quelli che integrano l'intelligenza artificiale – come Padlet, già ampiamente utilizzato – la didattica può trasformarsi radicalmente. Gli insegnanti hanno la possibilità di personalizzare le lezioni, adattandole alle necessità della classe, creando esercizi, materiali di approfondimento e attività di discussione. Questo approccio favorisce un uso realmente efficace del digitale che, basato su sistemi aperti e adattabili, consente agli insegnanti di attingere a diverse fonti e banche dati, senza essere vincolati a piattaforme chiuse o contenuti statici. L'accesso a una pluralità di risorse rende l'insegnamento più dinamico, stimolante e interattivo.
Naturalmente, la disponibilità di molteplici fonti online pone la questione dell'affidabilità delle informazioni. Tuttavia, questo non deve essere visto come un ostacolo, bensì come un'opportunità per potenziare il pensiero critico. Coinvolgere gli studenti nella ricerca e nella validazione delle informazioni è oggi più che mai essenziale per insegnare loro a distinguere tra fonti attendibili e fake news, dotandoli di strumenti fondamentali per la loro formazione e per la vita quotidiana.
L'innovazione didattica deve essere guidata dall'ascolto di chi vive la scuola ogni giorno. Didacta 2025 ha confermato che strumenti flessibili e personalizzabili sono la chiave per un'educazione efficace. La sfida futura sarà rendere la scuola un ambiente dinamico, in cui insegnanti e studenti collaborano per sviluppare un sapere critico e consapevole.


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