Curriculum transdisciplinare: educare alla complessità della vita reale
Nuove Indicazioni Ministeriali 2025
Nicola Simoncelli
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Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato, il 15 marzo 2025, le Nuove Indicazioni Nazionali 2025 per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo d’istruzione. Si tratta di un documento strategico, ancora in fase di bozza, che punta a rinnovare profondamente la visione pedagogica e didattica, offrendo orientamenti chiari e operativi agli insegnanti di ogni ordine e grado. L’obiettivo è definire un percorso, per gli studenti, coerente e flessibile a partire dalla scuola dell'infanzia, centrato sullo sviluppo delle competenze chiave europee e delle life skills, in un’ottica di inclusione, cittadinanza attiva e innovazione didattica. L’adozione definitiva delle "Nuove Indicazioni 2025" è prevista per l’anno scolastico 2026/2027, sostituendo così il quadro di riferimento del 2012.
Rispetto alle versioni precedenti (2012 e 2018), il nuovo testo introduce alcune novità rilevanti:
Maggiore enfasi sulle competenze trasversali, come pensiero critico, creatività, collaborazione.
Una visione più integrata del sapere, orientata all’interconnessione tra discipline.
Approccio transdisciplinare e focalizzazione su compiti di realtà.
Attenzione alle nuove sfide educative: benessere psicofisico, sostenibilità, cittadinanza digitale.
Promozione di una valutazione formativa, centrata sui processi di apprendimento.
Il riferimento alla transdisciplinarità rappresenta una novità rilevante: che sottolinea la necessità di andare oltre le discipline per affrontare la complessità del reale, valorizzando saperi integrati e orientati alla vita reale. Questo paradigma nasce dall’esigenza di affrontare problemi complessi che richiedono una visione sistemica, come quelli presenti nel mondo del lavoro e nella società contemporanea, e si traduce in ambito educativo nella costruzione di percorsi formativi capaci di connettere conoscenze, competenze e contesti, preparando gli studenti ad apprendere in modo flessibile, critico e collaborativo.
Il curriculum proposto si fonda sulle 8 competenze chiave europee (Raccomandazione UE 2018), da sviluppare in modo progressivo dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado:
Alfabetica funzionale: capacità di comprendere, interpretare e produrre testi orali e scritti in diversi contesti comunicativi, anche in prospettiva critica.
Matematica e STEM: sviluppo del pensiero logico, della capacità di problem solving e dell'applicazione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche alla realtà.
Digitale: uso consapevole, responsabile e creativo delle tecnologie digitali per apprendere, comunicare e risolvere problemi. Questa competenza è strategica anche per gli studenti con BES, grazie alle potenzialità inclusive offerte dagli strumenti digitali e personalizzabili.
Personale e sociale: abilità relazionali, empatia, gestione delle emozioni, collaborazione e capacità di imparare ad imparare. Un ambito fondamentale per promuovere il benessere scolastico e l’inclusione attiva degli studenti con bisogni educativi speciali.
Cittadinanza: partecipazione attiva alla vita democratica, conoscenza dei diritti e dei doveri, rispetto per l’ambiente e per la diversità.
Imprenditorialità: spirito d’iniziativa, creatività, gestione di progetti e capacità di trasformare le idee in azione.
Consapevolezza ed espressione culturale: apprezzamento per l’arte, la musica, il patrimonio culturale e le diverse forme di espressione. Un ambito che può offrire percorsi alternativi e valorizzanti per studenti con stili di apprendimento non convenzionali.
Multilinguistica: conoscenza di più lingue e capacità di comunicare efficacemente in contesti interculturali, con attenzione all’accessibilità linguistica e al supporto per studenti non italofoni e con BES.
Per la scuola dell’infanzia, si rafforza il ruolo del gioco e dell’esperienza diretta come strumenti centrali di apprendimento. Gli ambienti educativi diventano contesti intenzionali di crescita. Si valorizzano le routine quotidiane, la documentazione dei percorsi e l’osservazione sistematica. L’attenzione si sposta dai prodotti finali ai processi di sviluppo dei bambini.
Nel primo ciclo, le indicazioni promuovono una didattica laboratoriale, basata su "Unità di apprendimento" (UDA) che coinvolgano i bambini in compiti autentici, collegati alla realtà. Viene incentivato l’uso mirato del digitale, in ottica inclusiva e personalizzata. La progettazione si orienta verso percorsi interdisciplinari, con attenzione alla cooperazione, al lavoro di gruppo e al tutoraggio tra pari.
Ai docenti viene chiesto di costruire un curriculum verticale coerente con i traguardi di competenza, di progettare attività a partire da situazioni reali, di favorire la personalizzazione e collaborare stabilmente nei team educativi per rafforzare la linea di continuità che deve esserci tra i cicli scolastici. Il focus è sullo sviluppo di competenze, non solo sull’acquisizione di conoscenze.
Le nuove Indicazioni rappresentano una visione di scuola più inclusiva, orientata al benessere, più moderna e centrata sui bisogni degli studenti. Non si tratta di un semplice aggiornamento normativo, ma di una riprogettazione culturale che mette al centro lo studente, la sua crescita integrale e il valore dell’apprendimento come processo continuo e attivo. Ogni insegnante è invitato a rileggere il proprio ruolo alla luce di queste novità. Le Nuove Indicazioni 2025 non forniscono ricette pronte, ma offrono spunti e strumenti per costruire insieme una scuola più giusta, più viva, più significativa per ogni alunno.
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